L’astensione del Movimento 5 Stelle al voto del 14 luglio, che ha causato la crisi del governo Draghi, si è verificata durante un periodo di gravissime crisi senza precedenti nella storia repubblicana: una pandemia che ha causato milioni di morti, la guerra che è tornata nel cuore dell’Europa, e una crisi economica e un’inflazione elevatissima, che sono una loro diretta conseguenza. Riteniamo che sia da irresponsabili aprire una crisi di governo quando ancora molte di queste situazioni sono lontane da una soluzione, mettendo a rischio anche le risorse europee necessarie per la ripartenza; ancora più grave farlo per interessi personali. C’è ancora spazio per dare ascolto a queste voci.
L’Associazione Nuova Camaldoli si unisce al richiamo alla stabilità espresso in questi giorni da quasi tutte le associazioni cattoliche e laiche, dalle associazioni di categoria, dai sindaci delle principali città, e dai presidenti di molte regioni, oltreché dalle preoccupatissime cancellerie europee. Voci molto diverse tra loro, alcune delle quali peraltro non hanno risparmiato e non risparmiano critiche all’attuale esecutivo, ma che in questo momento antepongono l’interesse nazionale al loro giudizio, ben sapendo che l’alternativa è il caos e la totale perdita di credibilità del nostro paese. Certamente in democrazia nessuno deve impedire di rimettere la parola ai cittadini, alle scadenze naturali o tutte le volte che ciò si renda necessario, ma è evidente che in questo momento una campagna elettorale e l’attesa di mesi prima di avere un nuovo governo, ci porterebbero in una palude dalla quale sarebbe davvero molto difficile risalire.
C’è ancora spazio per ricomporre questa sciagurata frattura con un gesto di responsabilità da parte dei parlamentari della maggioranza e dei partiti che la compongono, Movimento 5 Stelle compreso.
C’è ancora spazio per portare a termine questa legislatura che, non dimentichiamolo, ha davanti a sé scadenze prioritarie e urgenti che avranno impatto sulla trasformazione del nostro Paese, dal lavoro sul PNNR a una difficile legge di bilancio, dal confronto sul prezzo del gas in Europa al tetto al valore dello spread sul quale si deve pronunciare a giorni la BCE.
C’è ancora spazio per dare sostegno a Draghi, punto di riferimento non solo per il paese ma per l’Europa intera, e portare alla naturale scadenza questa legislatura.
Se ciò non dovesse avvenire, se il dibattito e il voto di mercoledì dovessero portare allo scioglimento delle Camere, ogni singolo parlamentare sarebbe chiamato a rispondere di questo fallimento e un’eventuale riproposizione dell’attuale classe politica alle prossime elezioni risulterebbe inconcepibile e assolutamente inopportuna agli occhi di milioni di italiani (abbiamo già visto il livello preoccupante dell’astensionismo alle recenti elezioni amministrative).
Se malauguratamente si arrivasse al voto anticipato, sarebbe inevitabile e necessario creare nuove esperienze politiche alle quali l’Associazione Nuova Camaldoli e tante altre realtà come la nostra guarderebbero con molta attenzione, pronte a fare scelte conseguenti e differenti.